CITY TOUR A SCELTA TRA:
GAETA, FORMIA, ITRI, SPERLONGA E MINTURNO
Servizio esclusivo con mini bus e guida multilingue
per la visita delle città.
Sono esclusi gli ingressi a musei archeologi.
Lungomare di Serapo
MATTINA: ore 09.30
POMERIGGIO: ore 16.30
Visita della Montagna Spaccata fino a giungere al Belvedere di Serapo
Il tempio di San Francesco è un luogo di culto cattolico di Gaeta, situato nel centro storico della città, all’interno del territorio della parrocchia che insiste sulla cattedrale dei Santi Erasmo e Marciano e di Santa Maria Assunta. La chiesa venne costruita a partire dal 1283, grazie alle donazioni di Carlo II d’Angiò, come luogo di culto annesso ad un convento fondato dallo stesso Francesco di Assisi nel 1222; nella seconda metà degli anni 1850 venne radicalmente restaurata in stile neogotico su progetto di Giacomo Guarinelli, grazie all’interessamento di papa Pio IX e i finanziamenti di Ferdinando II delle Due Sicilie. L’edificio è situato sul versante del monte Orlando rivolto verso il golfo di Gaeta, in una posizione dominante sul centro storico della città; viene talvolta definito erroneamente come duomo cittadino per la sua collocazione scenografica e la sua elaborata architettura.
La cattedrale dei Santi Erasmo e Marciano e di Santa Maria Assunta è il luogo di culto cattolico più importante di Gaeta, chiesa madre dell’omonima arcidiocesi e sede della parrocchia di Maria Santissima Assunta in Cielo.
La cattedrale sorse in luogo della più antica chiesa di Santa Maria del Parco a partire dal IX secolo più volte ampliata. Nel XIII assunse una struttura a sette navate che mantenne inalterata sotto le superfetazioni posteriori; importanti furono gli interventi del XVII secolo, condotti dalla famiglia Lazzari che realizzò l’attuale abside e il succorpo, e della fine del XVIII secolo, quando su progetto di Pietro Paolo Ferrara l’interno assunse l’attuale conformazione. La facciata neogotica venne costruita nel 1903-1904 e completata solo nel 1950. La cattedrale è stata elevata alla dignità di basilica minore da papa Pio IX il 10 dicembre 1848.
La chiesa di San Giovanni a Mare, già detta popolarmente di San Giuseppe dalla confraternita di falegnami che vi si riuniva, è un luogo di culto cattolico del centro di Gaeta, situato lungo via Bausan, in posizione prospiciente il porto, all’interno del territorio della parrocchia che insiste sulla cattedrale dei Santi Erasmo e Marciano e di Santa Maria Assunta.
Il santuario della Santissima Annunziata è uno dei più importanti luoghi di culto cattolici di Gaeta, situato nel centro storico della città, tra via dell’Annunziata e il lungomare Caboto. Dal 2009 al 27 settembre 2014, il santuario ha svolto le funzioni di procattedrale assumendone il titolo, essendo la cattedrale dei Santi Erasmo e Marciano e di Santa Maria Assunta chiusa per restauro.
Annessa alla chiesa è la Cappella dell’Immacolata Concezione, nota come Cappella d’Oro. Il piccolo ambiente è situato alle spalle dell’abside, con ingresso indipendente su via dell’Annunziata, costituito da un portale barocco sormontato dallo stemma di Gaeta. La cappella, risalente al XIV secolo, era originariamente interamente affrescata; nel XVI secolo, venne restaurata in stile barocco e dotata di un pregevole ciclo pittorico con Scene della vita di Gesù, Scene della vita di Maria e Scene dell’Antico Testamento, opera di Giovanni Filippo Criscuolo (1531). Sull’altare, si trova un polittico, costituito dall’Immacolata Concezione di Scipione Pulzone (1582, al centro) e da quattro tele del Criscuolo raffiguranti, a sinistra San Rocco e San Pietro, a destra San Paolo e San Sebastiano; il polittico è coronato da una lunetta, anch’essa del Criscuolo, raffigurante l’Adorazione dei Magi. La rifinitura in oro zecchino del soffitto e delle cornici ha valso all’ambiente il nome di Cappella d’Oro o Grotta d’Oro.
Porto Salvo, anche chiamato Borgo di Gaeta, è un quartiere della città di Gaeta. La seconda domenica di agosto, ogni anno, a Gaeta si festeggia la Madonna di Porto Salvo. Essa è considerata la protettrice dei marittimi che riconduce salva la gente di mare alla terra ed è popolarmente chiamata Madonna nostra. In occasione dei festeggiamenti avviene una processione sul mare. La statua della Madonna, ricoperta di ori e seta e oro, viene condotta su di una imbarcazione con al seguito altre, tutte decorate e imbandierate. La processione arriva presso una Punta Stendardo, dove viene lasciata in acqua una corona per commemorare i caduti del mare. La tradizione vuole che nel 1655 la Madonna apparve a dei naufraghi durante una burrasca, soccorrendoli. Questa celebrazione religiosa, che ha per protagonisti i pescatori e naviganti in genere, è rimasta nei secoli un sentito evento di comunione.